Piccolo borgo di minatori
Capoliveri

A Capoliveri si arriva da Portoferraio percorrendo la strada napoletana che attraversa l'isola da nord a sud passando per S'Giovanni e l'Acquabona. Pian piano, salendo su, potrete ammirare, sulla sinistra, il paese di Portoferraio e, andando avanti, lungo il piano dell’Acquabona, respirare il gradevole profumo degli eucalipto che lo incorniciano.

Proseguite e, già da Mola, guardando verso l’alto, potrete scorgere, arroccato su di un piccolo colle a 165 mt di altitudine, Capoliveri.

Continuando a salire sarete accompagnati da file di oleandri fioriti e splendidi aceri nonché da meravigliosi panorami.

Salendo ancora ed allungando lo sguardo verso sinistra, avrete la possibilità di vedere il vicino paese di Porto Azzurro che, soprattutto di sera, non passa di certo inosservato vista la sua esplosione di luci mentre alle spalle vi sarete lasciati l’immagine imponente della massa granitica del Monte Capanne (1019 mt).

Ancora poca strada da fare e sarete in Piazza del Cavatore dalla quale potrete giungere al centro del paese in un batter d’occhio.

Ecco il cuore di Capoliveri. Le vie ed i, oserei dire, meravigliosi e caratteristici “chiassi” ( così vengono chiamati dai capoliveresi gli stretti vicoletti ) si snodano ed attraversano l’anima del paese raccontandone la storia in ogni loro piccolo angolo; ed ancora piazzette panoramiche, sottopassi, archi e balconi fioriti identificano questo piccolo paesino che, durante l’inverno, conta circa 3000 anime.

Partendo inoltre, dalla sopra citata Piazza del Cavatore e percorrendo la Circonvallazione, godrete di incredibili tramonti, quasi irreali, che fanno da cornice alle isole di Montecristo e Pianosa le quali si possono ammirare in lontananza. Se poi siete fortunati e la giornata è chiara e limpida potrete distinguere all’orizzonte i tratti che delineano i monti della Corsica.

Capoliveri, non tutti lo sanno, nacque come fortezza in epoca etrusco-romana ed in epoca latina, era conosciuta anche col nome di Capitis llvae, Caput Liberum e Caput Liseri o Liveri. Questo paesino ed i suoi abitanti, i capoliveresi, vanta una storia ricca di eventi ma soprattutto una storia di cui esser fieri infatti fu l'unico paese dell'Elba a non piegarsi ai voleri del generale corso Napoleone Bonaparte…

Spiagge di Capoliveri vicine agli Appartamenti

Spiaggia Madonna delle Grazie

Prenotazioni

338 9162 775
Spiaggia Madonna delle Grazie
Spiaggia

Madonna delle Grazie

Prende il nome dal santuario che sorge nella fresca vallata che la forma, a circa un centinaio di metri da essa. Si tratta di una piccola cala che alterna un tratto principale a sabbia, uno a grosse ghiaie, separati da una bassa scogliera di tufo. Abbastanza riparata, tranne che dai venti sud-occidentali. E' frequentata e offre alcuni servizi, come bar e ristorante. E' presente inoltre una scuola sub. Accesso: Dagli appartamenti si raggiunge tramite la strada asfaltata (800mt) e ben segnalata, oppure da un piccolo sentiero che attraversa la valle circostante.

Spiaggia

Peducelli

Stretta e ghiaiosa, non molto lunga, si apre in una scogliera bassa ma rocciosa, che incombe alle sue spalle. Abbastanza riparata, tranne che dai venti sud-occidentali. E' poco frequentata e non offre alcun servizio. Accesso: Dagli appartamenti si raggiunge a piedi dalla strada che porta alla Madonna delle Grazie, deviando a sinistra su una sterrata, in prossimità di un residence. Nessuna possibilità di parcheggio e accesso alla spiaggia a piedi.

Spiaggia Peducelli
Spiaggia degli Stecchi
Spiaggia

Stecchi

E' un tratto di costa tufacea e bassa in cui si aprono tre piccolissime cala ghiaia più o meno grossa. Quella propriamente detta è riparata da una baia di pochi metri quadrati, e protetta da un alto pontile di caricamento del minerale di una vicina cava oggi chiusa. Sul lato che guarda la Madonna delle Grazie si sono formate nella scogliera un paio di piscine naturali molto caratteristiche. Sono poco frequentate e non offrono alcun servizio. Accesso: Dagli appartamenti, arrivati alla spiaggia della Madonna delle Grazie, si prosegue a piedi per una stradina che si affaccia sulla scogliera, lungo la quale ci si può imbattere in altre piccole insenature. Giunti al termine della suddetta strada eccoci alla spiaggia degli Stecchi!

Monumenti
Il Santuario della Madonna delle Grazie
Santuario Madonna delle Grazie

Il Santuario risale al '500, un periodo di transizione che vede il declino del Rinascimento e l'albeggiare del Barocco. Il soffitto, a cassettoni in legno, è fra le opere che rendono il Santuario un piccolo gioiello: è stato affrescato dal pittore elbano Eugenio Allori tra il 1903 e il 1904. L'altare maggiore appare in pietra, marmo rosato ed onice e conserva il pregevole dipinto ad olio della "Madonna delle Grazie", raffigurante la Vergine con il Bambino ed alcuni Santi, opera del pittore comasco Marcello Venusti (1512-1569) amico e allievo di Michelangelo, su disegno dell'insigne maestro.

La tela rappresenta la Madonna seduta armonicamente su una panca; sulla gamba sinistra, appoggiata dolcemente sopra la destra, regge il Bambino addormentato, la mano sinistra reca una Bibbia aperta, dietro sono raffigurati S. Giovanni e S. Giuseppe. Nella sacrestia sono custoditi gli Ex-Voto alla Beata Vergine. Si tratta dell'immagine più amata e venerata dai capoliveresi. Il Santuario è stato restaurato intorno agli anni Sessanta, e da allora sul capo di Maria brilla una corona di pietre preziose donata dai capoliveresi, mentre la cornice ornamentale fu regalata nel 1963 dagli operai delle miniere. La tradizione vuole che il quadro fosse rinvenuto sulla spiaggia e che i capoliveresi lo trasferissero in paese, ma la tela fu trasportata da mani ignote nuovamente sulla spiaggia presso la quale fu costruita la primitiva Cappella e successivamente l'artistico Santuario. Altra leggenda asserisce che i monaci di S. Mamiliano di Montecristo, desiderando fissare altrove la loro dimora, si stanziassero alle falde di Capoliveri portando il quadro donato loro da Papa Giulio II della Rovere.

Ai lati del nicchione centrale possiamo notare due cappelle con due altari: sopra quello di destra troviamo il dipinto raffigurante S. Lucia, mentre sopra quello di sinistra ammiriamo quello di S. Anna. Sopra il portale il bellissimo organo, opera del pistoiese Tronci del 1736, recentemente restaurato. Attiguo al Santuario sorge un edificio, che consta di un pianterreno con relativo (piccolo) scoperto, e di due piani. Il Santuario è sempre stato meta di numerosi pellegrini in virtù delle grazie che si moltiplicavano per intercessione della Madonna venerata in questa immagine, prova ne sono i numerosi ex-voto conservati nella sacrestia.

La festa della Madonna delle Grazie viene celebrata l'otto Dicembre e prosegue negli otto giorni successivi. Un tempo solamente il mare e la pineta di fronte riempivano con le loro voci la solitudine del Santuario, ma ancora oggi l'incanto del luogo è intatto e conserva il suo aspetto semplice e austero in una pace che da secoli regna tra il cielo e il mare

Santuario Madonna delle Grazie
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